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Osteopatia

L'osteopatia non è un'idea o una logica che si può applicare a partire dalla propria comprensione. È un'interfaccia vivente con le forze innate di guarigione in noi stessi e nel paziente. Ciò significa che un trattamento non è tra l'operatore e il paziente, ma tra entrambi e una forza di guarigione separata che il Dr. Sutherland ha chiamato Respirazione Primaria. La respirazione primaria ha un'intelligenza sovranaturale che faceva parte della devozione del Dr. Still nella pratica. La biodinamica come realtà osteopatica riguarda tanto la nostra crescita personale e la nostra guarigione quanto il paziente.
L' obiettivo di un approccio biodinamico nella pratica non è quello di rimuovere le lesioni, ma di vedere il paziente trovare e relazionarsi con la propria salute. In questo modo si attiva un processo di guarigione di gran lunga superiore a qualsiasi tecnica creata dall'uomo. Vedrete la tecnica eseguita dalla forza formativa che ha creato il paziente e voi non sarete mai gli stessi, se non per la profonda quiete che avvolge il momento. Non sto insinuando che l'abile tecnica delle mani sia obsoleta, ma piuttosto che un trattamento di successo comprende tutta l'osteopatia. C'è un modello di bisogno che è universale nella malattia e tutta la nostra abilità deve essere una mano per aiutare a servire... Ma la natura del trattamento deve essere lasciata crescere al di là di ciò che sappiamo. In questo processo incontriamo il "maestro", un partner silenzioso che ci guiderà con l'esempio in un servizio che vive solo nel momento e non in un rituale di comportamento.
La marea è il vostro mentore e il vostro amore per il dono che c'è in tutti noi fornirà risultati clinici incredibili in un contesto di medicina generale.
Il mio desiderio è che tutti gli osteopati provino a vedere l'osteopatia come una verità vivente che abbraccia tutte le forme di intuizione e di pratica e che siamo un tutt'uno come esploratori delle arti curative. J.Jealous

Plank di legno trasparente

La Lesione Osteopatica

" il campo lesionale non è limitato al tessuto....è esteso e coinvolge tutti i livelli di funzione. Ha inizio con un trauma...il tutto organizza lo stress in un processo isolato...."

Cosa vuol dire questa frase? La lesione è organizzata da un intelligenza, quindi bisogna permettere che ci sia un integrazione e che vada rispettata questa caratteristica, attraverso la collaborazione con questa intelligenza o meglio con la necessità di poter ripristinare le cose. Ci sono dei traumi o delle problematiche che non possono essere risolti in quel momento li, non è il momento giusto, non c'è il timing perfetto, non c'è la condizione, non c'è la riserva funzionale per poter sostenere il cambiamento, per poter sostenere un processo terapeutico idoneo affinché il risultato venga mantenuto senza che la persona abbia delle conseguenze o difficoltà. Quindi il tutto avviene nel rispetto della persona e del suo momento storico, perchè la persona è comunque già in un processo terapeutico che è la sua vita, è già guidato da una sua mediana, da una sua intelligenza che l'ha condotto fino a li, che l'ha condotto da noi, che magari anche prima che venisse da noi, ha già avuto dei processi terapeutici.

equilibrare le rocce

Unità

Trattate l'intero paziente

Trattare l'intero paziente è spesso inteso più come una filosofia che come una realtà. E' triste che tanta parte della società si perda nella filosofia. Il tutto è una realtà vivente che può essere apprezzata direttamente. L'insegnamento del Dott. Still verte su qualcosa di più grandi delle parti. Le parti sono effetti dell'intelligenza, della potenza e del moto involontario del Tutto. Le parti ricevono la forma e fisiologia dal Tutto, così come il loro fuoco per compiere lavoro.

Trattare le parti per ricostruire il Tutto è un errore scientifico. Non si può fare. La funzione del "wholeness" è necessaria per lo sviluppo e la guarigione delle parti. La vita raggiunge le parti attraverso il Tutto. Quando percepiamo il Tutto ed esso risulta ristorato..le parti sono allineate e nutrite.

La Causa

La Causa di una malattia non è la malattia in sè ma come si è diventati sensibili

In Osteopatia la Causa è ben più profonda dei sintomi. Non crediamo che la malattia sia una causa ma un sintomo di una disproporzione più profonda. La maggior parte dei terapisti è incapace di vedere i segni e i sintomi presentati dai pazienti. La Causa in una struttura riduzionistica è una forza isolata. L'effetto è quello che viene dalla causa. Questo è un concetto chiaro, eccetto che la natura o la vita non sono esattamente così. Le cose non arrivano sempre dal locale o dal tempo presente. La vita intera del paziente è lo stadio dove avviene l'insulto. Ogni lesione non trasmutata rimane in noi. Questa lesione non è addormentata, ma cresce ogni giorno nel buio del nostro mondo inconscio.

La respirazione Primaria ci indica la strada ed è uno strumento preziosissimo per aiutarci a "Trovare la Causa".

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